Non mi affliggete
Coi volti degli onesti
Vago d'irrequietezza
Lungo sentieri scarni
Sfogliando manuali edificanti
Facendone pupazzi
Fronte retro a tagliuzzarli
È tardi è tardi
Per innalzare lodi
Con la clessidra a rotolare
E i mobili a schiodarsi
Le pietre aguzze tracciano
Amori itineranti
Nel chiaroscuro immagino
Deigli alberi le chiose
Non fosse che i miei geni
Son bastardi.