Io credo che la frustrazione è un nostro limite umano...poiché Dio vuole la nostra felicità, quindi più che altro anziché pensare se sono lontana da Dio, penso e ringrazio ogni giorno a fine della sera, di tutte le esperienze avute e le cose che mi ha donato! Mai dare per scontato questo.

Dio non invalida la frustrazione o altre emozioni, basta leggere tanti passaggi dei libri della Bibbia (Antico e Nuovo testamento), come anche le vite di eminenti persone spirituali. Non si sente lontano, piuttosto tacere pur stando vicino.

La frustrazione di solito si gestisce andando in terapia. Io non credo in niente, ma mi piace la teologia, quindi spesso conosco meglio il cristianesimo dei cristiani. La religione è usata come supporto psicologico da molti, quando non dovrebbe essere così. collegare la propria frustrazione al divino significa usare male la propria fede: significa che si ha perché serve e non perché si crede veramente. Certo, stanno lì per voi gli dei, ma come ci autogestiamo dipende solo dalla propria psiche