Vi consiglio una breve lettura che io ho trovato affascinante ed interessante, ma poi altrettanto straziante. Sono 50 pagine ed il libro é talmente tascabile da poterlo mettere letteralmente in tasca

Destra e sinistra possono essere delle semplificazioni ma sono utili ad inquadrare i valori di una persona. In ogni caso, la politica non è fatta solo di azioni o solo di valori, ma è un connubio dei due, e tuttavia molto più spesso le persone danno più peso ai valori che alle azioni nell'inquadrare le persone. Spesso l'identificazione politica di una persona in una categoria serve a portare avanti una narrazione. Ad esempio, io dico che chi vota la Meloni è fascista per un motivo, mica a caso

Ma si in Italia pare ci sia un bipartitismo veramente estremo. Le destre sono facili da ridurre al fascismo, il capitalismo quando ristagna genera movimenti reazionari nelle destre ed unito all'arma populista diventa incredibilmente semplice vedere il fascismo ovunque. Per quanto riguarda il comunismo, quello è l'unica alternativa che abbiamo attualmente al capitalismo ed è una parola che viene spesso usata incorrettamente. La sinistra è genericamente un panorama molto più vasto della destra.

Siamo Guelfi o Ghibellini? La politica oggi si tifa a prescindere, non si vota per i programmi, per i progetti, per il benessere del paese, per la visione del futuro, si vota il più simpatico, si vota il più bello, si vota per tifo, si vota per avere un solo vincitore che deve prendere tutto. Molti italiani vedono la politica come un campionato di calcio o un talent show, non come la scelta per il proprio futuro