Nel caso un'applicazione dovesse richiedere tutto, o parte del buffer della RAM (i 32G in questo caso), tali processi verranno compressi e spediti nel file di paging, che fa da memoria virtuale sul disco. Lo scheduler è una delle cose buone di Windows, piantatela di criticarlo a capocchia.

Hai le idee un po' confuse, la memoria in uso è quella usata, la memoria come dici te per renderlo più responsivo è quella "cached". La tua confusione potrebbe nascere dal fatto che Windows comprime la memoria e sposta i background task in paging quando la memoria comincia a riempirsi. Alcune app inoltre fanno il "commit" di più memoria di quanto realmente usano, Windows lo sa (puoi vederlo dal perfmonitor) e quando la memoria comincia a riempirsi chiede a queste app di rilasciarla.